“ Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì “.
Questo versetto condensa tutto cio’ che Gesu’ fa con ognuno di noi.
“ Passando, vide Levi “.
La prima indicazione è chiara.
Gesu’ passa nella nostra vita e ci vede.
Non siamo quindi noi che lo cerchiamo ma è lui che ci precede, che passa nelle nostre esistenze.
Perchè, spesso, non ci accorgiamo del suo passaggio?
Perchè, cosi’ come Levi stava “ seduto al banco delle imposte “, noi stiamo “ seduti nei luoghi della nostra quotidianità “.
Seduto è chi è stanco, annoiato, indifferente.
Tutto gli scivola addosso, la vita gli passa accanto e lui è li.
Si lamenta, dice sempre che qualcosa dovrebbe cambiare ma non fa mai un passo.
E’ immobile.
Non riesce, in tal modo, a vedere “ i miracoli “ che gli accadono intorno.
Poche sere fa è stato trasmesso in televisione un bellissimo film, dal titolo “ Miracoli dal cielo “, che narrava proprio di come, quando si è distratti, per qualsiasi causa ( nel film era la malattia di una figlia ), non ci si accorge dei segnali che Dio dà della sua presenza, della sua vicinanza.
Il punto chiave sta proprio qui.
Se ti ascolti, se ascolti Dio pregando, riuscirai a percepire, negli accadimenti della vita, la sua presenza, e, soprattutto, la sua “ chiamata personale “ per te.
A ciascuno di noi il Signore parla, dice, chiaro e forte: “ Seguimi “ cosi’ come sei, con le tue virtù e le tue fragilità: c’è un progetto di felicità personale preparato appositamente per te.
Dinanzi a questa chiamata non bisogna cercare scuse, non bisogna sentirsi impreparati, inadeguati; al contrario, più ci si riconosce peccatori più Dio ci vuole, perché la presa d’atto del proprio errore, della propria fragilità, è elemento imprescindibile per “ alzarsi “ e “ seguire “ il Maestro.
Chi si crede “ giusto “ non avrà mai tale spinta, perché presume di essere “ già a posto “ e resterà, per sempre, nel suo “ cristianesimo da salotto “.
Riconosciamoci quindi peccatori perdonati e traiamo forza da tale “ perdono gratuito ed incondizionato “ per metterci alla sequela di Cristo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello