“ Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia? “
E’ la domanda che i discepoli fanno a Gesu’ e alla quale il Maestro risponde cosi’: “ Elia è già venuto e non lo hanno riconosciuto “.
Perchè tutti questi riferimenti ad Elia?
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Secondo alcune leggende ebraiche il profeta Elia avrebbe dovuto introdurre il Messia nel mondo mettendosi all’opera tre giorni prima.
Detto profeta viene inoltre considerato come modello di vita cristiana, di ricerca e di passione per Dio.
Di lui cosi’ dice il catechismo della Chiesa Cattolica: “ è il padre dei profeti, della generazione di coloro che cercano Dio, che cercano il suo Volto “ ( CCC, 2582 ).
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Ne libro del Siracide si rinviene un’altra espressione che ci fa capire chi fosse quest’uomo: “ E sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola “ (Sir 48,1).
Tratteggiata sinteticamente la figura del profeta Elia si comprende pertanto perché i discepoli, alle parole di Gesu’, “ compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista “.
Giovanni infatti è chi, con passione, si fa “ voce per Dio “, è chi, “ come un fuoco “, apostrofa i farisei e i sadducei come “ razza di vipere “ invitandoli alla conversione.
E a noi cosa vuole dire questo brano?
Che lo zelo di Giovanni deve essere il nostro, che anche noi, con passione e senza paura, dobbiamo farci annunciatori di Cristo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti nell’attesa…di rincontrarci domani con Giovanni il Battista.