โ Che cosa siete andati a vedere nel deserto? โ
Tre volte Gesuโ fa questa domanda alla folla.
Oggi la fa a me, a te: โ nel deserto della tua vita, cosa vai a vedere? โ
Mi viene in mente, leggendo questa domanda, una delle splendide catechesi contenute nel percorso sui โ 10 comandamenti โ ideato da Don Fabio Rosini e ormai diffusissimo ( n.d.a.: se nelle vostre zone cโรจ qualche parrocchia che lo organizza, andateci. Eโ veramente arricchente. Provare per credere !!! )
Il โ deserto โ รจ il luogo dellโincertezza, il luogo dellโinsicurezza, il luogo dello smarrimento.
Eโ il luogo ove il popolo ebreo, allorquando Moseโ sale sul monte per andare a parlare con Dio e tarda a ritornare, si fabbrica il โ vitello dโoro โ.
Perchรจ?
Perchรจ vuole โ VEDERE โ, vuole un Dio visibile che si metta dinanzi al suo deserto e che non gli faccia sentire quel senso di solitudine, di incertezza.
Preferisce un dio โ da vedere โ allโunico Dio โ da ascoltare โ.
Gesuโ mette in guardia la folla del Vangelo di oggi dalla tentazione del โ VEDERE โ qualcosa che la rassicuri; รจ una tentazione forte perchรฉ trasforma quel โ qualcosa โ in un IDOLO.
Allora quel โ che cosa siete andati a vedere โ diventa un monito per tutti noi.
Dio non si โ va a vedere โ ma si โ ascolta โ, non รจ uno spettacolo, un โ re vestito con abiti di lusso โ ma un Padre che si fa conoscere, che si svela, poco alla volta, tramite la Parola.
Solo lโascolto salva, solo lโascolto consente di capire che Dio รจ giusto.
โ Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio รจ giusto โ.
Ecco chi si รจ Salvato, chi ha โ ascoltato โ Giovanni, โ voce che grida nel deserto โ, e non chi lo รจ andato a vedere come se fosse, con quegli strani abiti che indossava, un fenomeno da baraccone, un indemoniato.
Lโascolto consente di farci โ piccoli โ, di riconoscere la nostra povertร , di prendere atto di essere bisognevoli di Cristo.
Eโ la piccolezza necessaria per essere โ grandi โ nel Regno dei cieli.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.