Il Vangelo di oggi รจ una spiegazione, da parte di Gesuโ, della parabola del โ giovane ricco โ raccontata nei versetti precedenti.
Il giovane ( o, meglio, il โ tale โ ) aveva rifiutato la proposta del Maestro di โ seguirlo โ dopo aver lasciato tutte le sue ricchezze, preferendo restare attaccato ad esse.
Da quali ricchezze Gesuโ voleva che si liberasse?
Non solo da quelle materiali ma, soprattutto, da quelle dettate dal โ modo di pensare โ degli uomini, tutto incentrato su una dimensione โ orizzontale โ, che rende pesanti, affaticati, angosciati a causa della continua ricerca di beni materiali, la maggior parte dei quali sono del tutto superflui.
Questa ossessiva ricerca di un benessere ( o, meglio, di un โ ben-avere โ ) non consente di avere quella libertร , quella disponibilitร , anche temporale, per poter dedicare il meglio di sรจ stessi alla ricerca del Regno.
La logica del โ cosa ci guadagno materialmente โ prevale sempre su quella del โ cosa ci guadagno spiritualmente โ.
Questa logica, adottata dal โ tale โ, รจ la stessa di Pietro quando chiede a Gesuโ: โ Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo? โ
Pietro dice chiaramente: ci guadagno di piรน a stare con te o era meglio che continuavo a pescare?
Ed ecco la risposta di Gesuโ su cui, nella giornata di oggi, nel silenzio, siamo chiamati a meditare: ย โ Chiunque avrร lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverร cento volte tanto e avrร in ereditร la vita eterna โ.
Cristo ci sta dicendo che la ricerca dei beni materiali porta ad un transitorio โ ben-avere โ nel nostro breve passaggio su questa terra.
Il seguire Lui, al contrario, produce, sin da ora, cento volte piรน della ricchezza ed unโereditร perenne: LA VITA ETERNA.
Meditiamo su questa veritร ed analizziamo i nostri comportamenti.
Siamo chiamati ad una conversione, ad un cambio di prospettiva, ad una scelta in favore di cioโ che ci dona โ ricchezza eterna โ.
Per comprendere bene la vacuitร di una scelta finalizzata alla ricchezza terrena ci aiuti il salmo 89, che, in un suo passaggio, recita come segue: โ Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i piรน robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo โ.ย
โ Gli anni passano presto e noi ci dileguiamo โ dice il salmista.
Vale davvero la pena sprecarli per lโaccumulo dei beni terreni invece di dedicarli alla ricerca, sin da ora, della vita dellโEterno?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.