Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 15 Marzo 2021

 “ I Galilei lo accolsero perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme “.

Le due azioni sono consequenziali.

Avevano visto quello che aveva fatto e, pertanto, lo accolsero.

E noi, che “ abbiamo visto  “ molto più di quei Galilei, perché, dalla testimonianza degli apostoli, abbiamo appreso che è veramente Risorto, “ accogliamo “ il Signore nella nostra quotidianità?

E’ questo l’interrogativo su cui oggi dobbiamo soffermarci.

Accogliere significa “ ricevere qualcuno “ con amore, tenerezza, benevolenza.

L’accoglienza è l’atteggiamento che riserviamo a chi vogliamo bene, a chi ci è intimo, a chi ci è caro.

Siamo accoglienti con Cristo?

Lo facciamo entrare ogni giorno nella nostra vita, ci confrontiamo con lui nella preghiera, ci nutriamo di lui nell’Eucarestia?

Se la risposta è negativa interroghiamoci sulla nostra fede.

Non accoglierlo significa, per quanto detto sopra, non riceverlo e, pertanto, non ritenerlo intimo, caro.

Il tutto nonostante quello che “ abbiamo visto “ da lui operare nella nostra esistenza.

Riflettiamo quindi sul nostro agire e, se abbiamo tenuto le nostre porte chiuse a Gesu’, apriamole, o, meglio ancora, come diceva Giovanni Paolo II, spalanchiamole, facciamolo entrare in noi, nella nostra vita, consegniamogliela e lui ne farà un capolavoro.

Tuo figlio vive “.

L’espressione del testo, ripetuta per ben tre volte, Gesu’ la rivolge ad ognuno di noi, a ciascuno dei suoi figli.

Se accogliamo Cristo, se “ crediamo “ in lui e ci “ mettiamo in cammino “ dietro di lui, saremo figli vivi, energici, entusiasti, pronti a testimoniare, ovunque, la bellezza del Vangelo.

Vivi allora.

Vivi veramente.

Approfitta di questa Quaresima per convertirti alla vita vera, che si vive quando si accoglie Cristo.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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