Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 15 Gennaio 2022

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Oggi, come ieri, il Vangelo ci narra di โ€œ molta folla โ€œ che โ€œ veniva a Lui โ€œ e di Gesuโ€™ che insegnava loro.

Cristo, peroโ€™, non insegna alla folla come โ€œ massa indistinta โ€œ ma ha un โ€œ rapporto personale โ€œ con ognuno di noi, perchรฉ ciascuno di noi ha la sua chiamata individuale, unica e differente da quella di ogni altro.

Ed ecco, allora, che Gesuโ€™ vede me, vede te, vede Antonio, vede Maria e, personalmente dice: โ€œ Seguimi โ€œ.

Sceglie lui il momento, la circostanza, ma passa nella vita di ciascuno e invita alla sequela.

Eโ€™ il momento chiave.

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In primo luogo bisogna saper riconoscere la chiamata.

Per Levi, tutto sommato, fu piuโ€™ semplice, in quanto fu Gesuโ€™ in carne ed ossa a chiamarlo.

Noi, che non incontriamo fisicamente Gesuโ€™, dobbiamo avere quella capacitร  di lettura degli eventi che ci consente di individuare, dietro uno o piuโ€™ di essi, la nostra โ€œ personale chiamata โ€œ.

Se ci riusciamo, ed รจ giร  un gran dono, ci troviamo dinanzi ad un bivio.

Ci alziamo e lo seguiamo, cosiโ€™ come fece Levi, o restiamo fermi e continuiamo per la nostra strada?

Dipende dal nostro โ€œ grado di umiltร  โ€œ.

Se presumiamo di essere โ€œ giusti โ€œ, come gli โ€œ scribi โ€œ di cui al testo odierno, resteremo fermi perchรฉ penseremo di essere โ€œ bastanti a noi stessi โ€œ, di poter vivere tranquillamente senza Dio e di essere perfettamente in grado di comprendere chi e cosa seguire, chi e cosa fa bene alla nostra vita.

Cosiโ€™ facendo rifiuteremo lโ€™aiuto del โ€œ medico โ€œ venuto a Salvarci e continueremo a non assumere la โ€œ medicina โ€œ della Parola, dellโ€™Eucarestia, fino a quando, inevitabilmente, non โ€œ curandoci โ€œ, la nostra anima si ammalerร  sempre di piuโ€™ e morirร .

Se, al contrario, ci riconosceremo, con umiltร , โ€œ peccatori โ€œ, bisognosi di perdono, ci alzeremo e lo seguiremo perchรฉ non ci sentiremo giudicati ma amati nonostante noi e le nostre miserie.

Da quello sguardo dโ€™amore nascerร  il nostro percorso di conversione.

Abbassiamo quindi i muri dellโ€™orgoglio e rispondiamo allโ€™invito alla sequela.

Saremo guariti.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.