Nella solennità dell’Assunta la Chiesa ci propone il bellissimo brano dell’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta.
E’ un testo in cui la gioia “ trabocca “.
Sembra di vedere la felicità di queste due donne che si incontrano, ciascuna portatrice, nel suo grembo, di “ un dono inaspettato “.
Elisabetta resta incinta quando era anziana e, quindi, quando le “ leggi della natura “ sembravano averle precluso questa gioia.
Maria, addirittura, porta in grembo, per opera dello Spirito Santo, il Figlio di Dio.
Sono entrambe testimoni del fatto che NULLA E’ IMPOSSIBILE A DIO.
I disegni del Signore, per ciascuno di noi, sono imprevedibili.
Tanti sono i doni che ci elargisce.
Spesso ci concentriamo piu’ sui momenti tristi, ci lamentiamo della presunta “ assenza di Dio “ quando le cose non vanno molto bene ma, quando ci accadono cose belle, difficilmente ringraziamo Cristo.
Maria ed Elisabetta sono donne che lodano, donne che ringraziano.
Basta un saluto di Maria per far “ sussultare “ il bimbo che è nel grembo di Elisabetta.
Elisabetta benedice Maria e la Vergine si lascia andare al canto di lode piu’ bello di tutto il Vangelo, il Magnificat.
Ecco, ogni giorno leggiamolo questo “ Magnificat “, soprattutto quando ci viene la tentazione di pensare che il Signore ci ha abbandonati.
In quel momento facciamolo risuonare questo meraviglioso inno e facciamo memoria delle “ grandi cose “ che ha fatto in noi l’Onnipotente.
La nostra tristezza si tramuterà in gioia.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.