Nel giorno della solennità dell’Assunzione ci viene proposto il bellissimo incontro tra la Vergine e la cugina Elisabetta.
E’ un’esplosione di gioia.
Due volte si ripete, nel testo, l’espressione il bambino “ ha sussultato nel grembo “ con l’aggiunta, in un caso, del particolare: “ sussultò di gioia “.
Sussultare di gioia, essere felici quando si incontra il Signore, quando si percepisce la sua presenza.
E’ questo che produce la familiarità con Cristo, la sua frequentazione abituale, l’instaurazione di una relazione profonda con lui.
Personalmente vivo questa esperienza ogni volta che partecipo alla Santa Messa, che mi accosto alla comunione, che mi metto a pregare.
Vi racconto, a testimonianza di cio’ che ho appena detto, un episodio personale.
La settimana scorsa sono andato per qualche giorno in vacanza.
Prima di partire, come sempre faccio, ho cercato una chiesa nelle vicinanze del luogo ove avrei soggiornato al fine di poter iniziare la giornata partecipando alla Santa Messa.
Ero rimasto molto triste perché, ad una prima indagine, non avevo trovato alcuna chiesa in cui si celebrasse di mattina presto.
Il giorno dopo, perseverando nella ricerca, ho trovato, nel paese limitrofo, la celebrazione mattutina che cercavo.
Vi confesso che ho lodato il Signore, ho sussultato di gioia e la mia espressione è mutata.
Perchè si sussulta di gioia quando si incontra Cristo?
Perchè il nostro Signore è grande, ci insegna, tramite la sua Parola, un modo veramente umano di vivere, ribalta le logiche umane, cosi’ come leggesi nel grandioso Magnificat in cui Maria, alla presenza della cugina, si scioglie: “ ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre “.
Si può non sussultare dinanzi alle opere di Dio?
Buona giornata e buona festa a tutti.