“ In quel tempo si erano radunate migliaia di persone, al punto tale che si calpestavano a vicenda “.
Chiudo gli occhi e immagino tutte quelle persone che si accalcavano per ascoltare Gesù.
Li riapro e noto le nostre chiese, soprattutto nei giorni feriali, vuote.
Dove sono andate quelle “ migliaia di persone “?
Ai concerti dei cantanti del momento.
Perchè?
Perché, per sentito dire, credono: a) che pregare sia del tutto inutile alla loro vita; b) che vivere “ da cristiani “ sia noioso, non dia adrenalina, comporti solo il rispetto di pesanti regole senza potersi divertire.
E allora..è meglio recarsi nei luoghi dello sballo, dove questi cantanti non ci fanno pensare, ci fanno distrarre, ci fanno essere “ altrove “.
Eppure una vita “ altrove “ uccide, toglie senso, non dà pienezza, crea solo insoddisfazioni.
Cristo, oggi, cerca di farci riflettere perché ci tiene a noi tanto da chiamarci amici.
Bellissima è la frase del testo in cui il Signore afferma: “ Dico a voi, amici miei “ .
Il nostro Dio ci parla come un amico vero, uno che ha a cuore la nostra felicità.
I messaggi che vengono dall’ “ altrove “ sono infarciti di ipocrisia.
Vieniti a sballare, non pensare, ti dice il mondo.
Te lo dice perché non ti vuole fare riflettere e ti vuole abbindolare.
Il tuo amico Gesù ti dice invece: “ tieniti lontano da questi ipocriti perché, inducendoti a vivere “ altrove “, ti fanno perdere l’opportunità di conoscerTI, di conoscerMI e, consequenzialmente, di Salvarti. Solo io che ti ho creato posso salvarti. Cambia e dammi ascolto. Altrimenti, dopo aver sprecato la tua vita sulla terra, inevitabilmente finirai, per tua scelta, nella Geenna, ove perderai, per sempre, quell’eternità che ti volevo donare “.
Leggiamo e rileggiamo questa pagina e diamo retta al “ nostro amico Gesù “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.