Gesu’ continua a “ rimproverarci “, o, meglio, ad invitarci, con forza, a riflettere sui nostri comportamenti.
Se ieri ci aveva chiamati “ stolti “, oggi, più volte, ci dice “ guai a voi “.
Quali sono gli errori che ci imputa?
Ancora una volta quelli di non puntare all’essenziale, ma di concentrarci e, quasi, bearci, delle “ apparenze “.
I farisei sembrano “ irreprensibili “ perché pagano tutte le tasse!!!
Fanno bene, per carità, un buon cristiano deve prima essere un buon cittadino ma…Gesu’ ci dice: “ cio’ non basta “.
Se non ami, se non sei un uomo giusto, sarà vano il rispetto ligio della legge, che deve certamente esserci ma non è la priorità [ “ Queste erano le cose da fare ( giustizia ed amore ), senza trascurare quelle ( pagare le tasse ) “ ].
Ugualmente non è importante “ apparire “, godere nell’essere ammirati ( “ i primi posti e i saluti nelle piazze“ ), bensi’ rimboccarsi le maniche e mettersi al servizio degli altri, investendo i propri talenti.
Guardiamoci allo specchio e vediamo se non abbiamo un po’ la tendenza a “ scaricare sulle spalle degli altri pesi che non vogliamo portare neppure con un dito “.
Siamo infatti critici verso tutto e verso tutti, ce la prendiamo con i politici, la chiesa, gli insegnanti e chi ne ha più ne metta ma noi….facciamo il nostro dovere? Portiamo, con gioia, i pesi che ci spettano?
Se non lo facciamo….” Guai a noi “, che non è una minaccia ma un invito alla conversione.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello