Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 14 Novembre 2022

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Sabato ci eravamo soffermati sull’insistenza della vedova che chiede al giudice disonesto di farle giustizia.

Oggi il Vangelo ci parla di un altro “ insistente “, il cieco di Gerico.

A quest’uomo, che non vede, viene comunicata un’importante notizia: “ Passa Gesu’ il Nazareno “.

Il cieco ha fede, è certo che Gesu’ possa guarirlo ma… non puo’ vederlo.

Che fa allora?

Si mette a gridare: “ Gesu’, figlio di Davide, abbi pietà di me “.

La gente prova fermarlo ma lui “ grida ancora piu’ forte “.

Sabato Gesu’ ci aveva detto che “ fa giustizia prontamente “ a coloro i quali “ gridano a Lui giorno e notte “.

In questa parabola ci dimostra che è vero cio’ che dice.

Non resta insensibile alle grida del cieco ma si ferma, lo fa chiamare e gli dice: “ Cosa vuoi che io faccia per te? “

Appare ovvio che un cieco chieda….di riavere la vista.

E cosi’ è.

Gesu’ gli ridona la vista e lui inizia a seguirlo.

Due sono i messaggi per noi.

Il primo è l’insistenza della preghiera.

Dobbiamo “ gridare a Dio “ la nostra lode, il nostro amore ma anche il nostro dolore.

Lui ci ascolta, si ferma con noi e ci dice: “ Cosa vuoi che io faccia per te? “

Il secondo è la conversione occorrente dopo l’intervento di Cristo.

Lui ci ridona la vista, che non è solo quella fisica ma, soprattutto, quella spirituale.

E noi, dinanzi a questo dono, che facciamo?

Dobbiamo, come il cieco, “ iniziare a seguirlo glorificando Dio “.

Insistenza nella preghiera e sequela.

Questo ci consente di vivere “ da figli di Dio “.

Bona giornata e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.