“ Non giudicate, non condannate “.
“ Perdonate, date “.
Quattro imperativi, due al negativo e due al positivo, indicano concretamente cosa significa “ essere misericordiosi “.
La misericordia è, come la definisce il bravo Paolo Curtaz, “ il cuore di Dio che sostiene la miseria dell’uomo “.
Essere misericordiosi significa pertanto essere umili, capire che si è piccoli e poveri peccatori bisognevoli di perdono.
Solo questa presa d’atto ci consente di “ non giudicare “ perché , noi per primi, non siamo perfetti, di “ non condannare “ perché se non lo fa Dio non possiamo certo noi arrogarci questo potere, di “ perdonare “ in quanto perdonati all’infinito dal Signore e di “ dare “ perché nulla ci appartiene, tutto ci è stato donato e nulla possiamo portare via da questa terra.
La misericordia consente inoltre di “ essere smisurati “ perché chi ama non fa calcoli.
La misericordia conduce alla grande ricompensa: “ non essere misurati “ da Dio quando ci si troverà faccia a faccia con Lui.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.