In questa XVª Domenica del tempo ordinario il Vangelo ci descrive la “ missione universale “ di tutti i cristiani.
Gesu’ chiama.
Chiama me, chiama te, chiama ciascuno di noi.
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Ognuno ha una sua chiamata personale, tutti siamo tasselli indispensabili per la costruzione di quel grande mosaico che è il Regno.
Il primo passo importante è quindi: rispondere alla chiamata!!!
E già qui la maggior parte di noi si perde, perché preferisce “ declinare l’invito “.
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Cosi’ facendo si viene però meno alla propria vocazione e si finisce per sprecare la vita.
Chi supera il primo step, e decide di rispondere alla chiamata, viene “ inviato “.
Dove?
Non spaventiamoci.
Non è necessario andare a fare i volontari in chissà quale paese lontano.
Viene inviato nella sua quotidianietà , nei luoghi che frequenta giornalmente, è li’ e non altrove che deve portare la Parola.
E come deve andare in questi luoghi?
Ci deve andare munito “ solo di bastone “, senza portare con sé né sacca, né denaro nella cintura.
Che significa?
Che ci deve andare poggiandosi esclusivamente sul “ bastone della fede “, sulla forza che gli dona il Signore, senza preoccuparsi di altro.
Il cristiano che risponde alla chiamata sa, per fede, che se il Signore lo invia gli dà anche la forza per portare l’annuncio e non gli farà mancare nulla.
E arriviamo al punto finale: cosa siamo chiamati ad annunciare?
Che la gente si converta.
La conversione, il cambiamento, il cambio di vita.
Ma che significa, concretamente, convertirsi?
Abbandonare tutto, cambiare vita, città , lavoro, famiglia per dedicarsi totalmente a Dio?
Assolutamente no.
La conversione è un cambio del cuore, non della vita che ci circonda.
Convertirsi significa cambiare gli occhi con cui si guarda la realtà , significa iniziare a vedere il tanto che ho, ringraziare per cio’ e mettere a disposizione i miei talenti per aiutare chi ha meno di me.
Il convertito opera negli stessi posti di sempre ma con altri occhi, che sono quelli che, finalmente, gli si sono aperti dopo essere stato guarito da Cristo.
E allora il testo odierno sia un grande invito a non tirarsi mai indietro dalla chiamata e a mettersi a disposizione, con gioia, del Regno.
Pensate cosa potremmo riuscire a fare: convertire qualcuno!!!
E se non ci riusciamo?
Se non ci ascoltano, se non ci accolgono?
Il testo è chiarissimo: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro “.
Noi siamo chiamati ad annunciare.
Punto e basta.
Al resto ci penserà Dio.
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.