“ Che cosa cercate? “
E’ la domanda che Gesu’ rivolge ai due discepoli di Giovanni che si mettono alla sua sequela.
Oggi è a noi che viene posto questo quesito: Che cosa cerchi Fabrizio, che cosa cerchi Rosaria?
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Perchè ci siamo incamminati dietro a questo Gesu’?
Il Maestro ci chiede di verificarci, ci chiede se “ siamo andati veramente a vedere “ dove “ Lui dimora “ e ne siamo rimasti talmente affascinati dall’aver scelto di seguirlo o se la nostra sequela è frutto piu’ di una tradizione o di un qualche vago bisogno di ricerca di “ protezione “ dalle nostre insicurezze e dalle nostre paure.
Ma dove dobbiamo andare per vedere dove dimora questo Gesu’ Cristo?
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Per capirlo bisogna chiederci, preliminarmente, chi è Gesu’ Cristo.
E la risposta ce la dà Giovanni nel testo: E’ l’agnello di Dio.
Gesu’ è colui il quale ha donato, con mitezza, il suo sangue per me.
E’ quindi uno che mi ama alla follia.
Scoprire chi è Gesu’ potrebbe già bastare per mettersi alla sua sequela ma potrebbe anche spaventare perché se Cristo è colui il quale ha donato il suo sangue per me ed io voglio seguirlo significa che anch’io sono chiamato, per amore, a versare il mio sangue per gli altri.
Sono disposto a questo?
Per rispondere devo vedere che “ effetto mi fa “ il “ venite e vedrete “.
Dove devo venire?
Nei “ luoghi “ che lui frequenta.
Lui è in Chiesa, spesso sono cosi’ solo, esposto nel tabernacolo, in attesa che qualcuno vada li’ a parlare con Lui, ed è pronto, sempre in Chiesa, a farsi mangiare nella comunione.
Ma Lui è anche fuori dalla Chiesa, è nei poveri, negli abbandonati, in coloro che soffrono, in coloro che sono soli.
Mi “ attrae “ andare in questi luoghi o mi crea indifferenza se non addirittura ripugno perché ne preferisco “ altri “?
Se avro’ il coraggio di “ andare “ nei luoghi ove Gesu’ “ dimora “ e mi sentiro’ da essi “ attratto “ allora i miei occhi saranno in grado di “ vedere “.
Vedere cosa?
L’Amore che nasce dalla preghiera dinanzi al tabernacolo e dall’incontro con Gesu’ vivo e vero nell’Eucarestia, la gioia che sorge sul volto del povero a cui mi avvicino, la gratitudine dell’anziano solo a cui ho fatto un telefonata.
Chi “ vede “ queste cose certamente sarà “ folgorato “ e capirà cosa cercava nel momento in cui si è messo alla sequela del Signore: cercava GLI STESSI OCCHI DI CRISTO, quegli occhi limpidi che consentono di vedere la bellezza in tutti i luoghi ove Gesu’ dimora.
Cercava, in altre parole, tracce di Eternità già su questa terra.
Saranno per lui le sue “ quattro del pomeriggio “.
E per me, e per te, sono già arrivate le nostre “ quattro del pomeriggio “?
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.