“ Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era piu’ posto neanche dinanzi alla porta di casa “.
Perchè tutta questa gente era corsa li’?
Che stava facendo di “ eccezionale “ questo Gesu’?
Stava “ ANNUNCIANDO LA PAROLA “.
Ecco, a mio personale, giudizio, le motivazioni per cui, oggi, le chiese sono troppo vuote.
Manca un vero “ ANNUNCIO “ della Parola.
Tanti parroci, un po’ per scelta, un po’ perché costretti dai molteplici incarichi che gli vengono affidati dai loro superiori a causa della “ scarsità di pastori “, sono sempre “ altrove “, sono impegnati piu’ in opere di “ volontariato sociale “, in progetti finalizzati alla creazione di “ strutture “, dimenticando la loro vera missione: quella di “ annunciare la Parola “.
Annunciare significa “ rendere noto “, “ comunicare “, “ proclamare “ incessantemente la Parola.
Questo è il compito di un parroco: portare le persone a Cristo, introdurle nella Parola, nella preghiera.
Per farlo devono essere presenti, devono essere “ in parrocchia “, devono essere i primi “ testimoni “ della Parola, devono essere non “ manager alla ricerca di soldi per finanziare opere materiali “ ma uomini di preghiera, fiamme che interrogano, che suscitano “ desiderio di Dio “.
Oggi in molti “ fanno i centri sportivi “, fanno i “ campi estivi “ ma non “ hanno tempo “ per le relazioni, per l’ascolto del gregge loro affidato, per “ Annunciare la Parola “.
Eppure tutto nasce da li.
La Parola vissuta ed annunciata cambia le persone, le trasforma, cosi’ come avviene per quegli uomini di cui parla il Vangelo di oggi che, radicati in Cristo, certi che Lui puo’ guarire, non si fermano dinanzi ad alcun ostacolo e, pur di ottenere la guarigione di un loro fratello, scoperchiano il tetto della casa.
Ecco cosa fa l’annuncio: ti fa alzare dal tuo lettuccio perché comprendi che Cristo ti ha liberato dai tuoi peccati, ha versato il suo sangue per te.
Che il Signore mandi il suo Spirito su tutti, in particolare sui sacerdoti, perché mettano al centro del loro operare l’Annuncio della Parola.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.