“ Sono pochi gli operai “.
Era già cosi’ ai tempi di Gesu’ e oggi…è ancora peggio.
Operaio viene da “ opera “.
E’, quindi, “ colui che opera “, colui il quale si dà da fare per costruire qualcosa.
Gli operai che lavorano per il Signore sono chiamati a costruire il Regno, ad annunciare a tutti che questo Regno “ è vicino “.
Ma perché sono cosi’ pochi questi operai?
Non è bello il compito a cui sono chiamati?
I motivi sono due.
Il primo: l’operaio del Regno di Dio non riceve una paga in denaro.
“ Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date “ si legge nel Vangelo.
La logica del gratis non esiste piu’.
Nessuno è disposto a donare un’ora del suo tempo.
Perchè?
Perchè non comprende che quello che ha è dono.
Soprattutto le nuove generazioni sono cresciute con la convinzione che tutto gli è dovuto e che non si fa nulla per nulla.
Il concetto di “ servo inutile “ è a loro del tutto sconosciuto.
Se al “ gratuito “ aggiungiamo anche che l’operaio del Regno è chiamato ad essere “ agnello in mezzo ai lupi “ è ben chiaro il motivo per il quale…..non si trovino molti operai in giro!!!
E noi, dinanzi a cio’, che dobbiamo fare?
In primo luogo pregare.
Ce lo dice Cristo: “ pregate dunque il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe “.
Pregare, chiedere a Dio, anche questo lo riteniamo superato.
E invece il Signore ci dice “ chiedete e vi sarà dato “.
Dopo aver pregato siamo chiamati a…dare l’esempio, a farci noi operai ma…senza assumere quell’aria stanca, triste.
L’operaio a servizio di Gesu’ è allegro, gioioso perché sa che sta annunciando quanto di piu’ bello possa esserci: “ il regno di Dio è vicino “.
Se pure un solo fratello ascolta questo annuncio ed inizia un cammino di revisione e di conversione della sua vita la nostra esistenza avrà avuto senso.
Buona giornata e buon lavoro nella vigna del Signore.
Foto: mia.