“ Accresci in noi la fede “.
Questo è quanto chiedono gli apostoli a Gesu’ dopo che il Maestro li ha invitati a “ perdonare sempre “.
Sappiamo tutti come sia difficile perdonare, soprattutto coloro i quali “ sbagliano spesso “ contro di noi.
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L’istinto umano è quello di vendicarsi o, almeno, quello di scegliere di non voler aver nulla piu’ a che fare con quella persona.
Questa logica, però, non è quella di Dio.
Non perdonare significa dare “ scandalo “, cioè dare cattiva testimonianza ai fratelli.
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Ciò è molto grave in quanto, come ci dice il testo, piuttosto che “ dare scandalo “ è meglio “ mettersi al collo una macina da mulino e farsi gettare nel mare “.
Ma come si fa a cambiare la nostra logica umana e a seguire quella di Dio?
Anche noi, come gli apostoli, dobbiamo chiedere al Signore: “ Accresci in noi la fede “.
A questa invocazione ci sentiremo rispondere: hai già una fede sufficiente per poterlo fare!!!
Basta infatti aver fede “ quanto un granello di senape “ per riuscire ad amare e perdonare il fratello che sbaglia tante volte contro di noi.
Non è infatti questione di “ quantità “ di fede ma di suo “ esercizio quotidiano “.
Proprio ieri abbiamo letto il brano delle dieci vergini, notando che l’elemento distintivo tra le stolte e le sagge era “ l’olio “.
Ecco cosa ci vuole per riuscire ad amare e perdonare: non “ l’aumento “ della fede ma il suo “esercizio quotidiano “, il vivere il Vangelo, concretamente, nella nostra vita di ogni giorno.
Cio’ ci rende capaci di “ sradicare i gelsi “, cioè di fare cose grandi come amare e perdonare.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.