Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 13 Maggio 2021

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Un poco e non mi vedrete più; un poco e mi vedrete ancora “.

Sembra che Gesu’ si metta a parlare per enigmi, mandando in confusione i suoi discepoli che, onestamente, gli dicono “ non comprendiamo quello che vuoi dire “.

A noi, che leggiamo oggi e….sappiamo come è andata, appare ovvio che Gesu’ stia parlando della sua morte ( “ Un poco e non mi vedrete più “ ) e della sua Resurrezione ( “ un poco e mi vedrete “ ).

Il messaggio, pero’, che credo che sia il più forte, per noi cristiani di oggi, è quello successivo: “ il mondo si rallegrerà “ della morte di Cristo.

Ditemi voi se non è la descrizione esatta di cio’ che sperimentiamo.

Il mondo fa di tutto per “ ammazzare Cristo “, per farlo sparire dall’orizzonte delle persone.

Si lotta addirittura per “ eliminare i crocifissi “ dai muri delle aule scolastiche, in quanto il                       “ simbolo “ della cristianità sarebbe di contrasto alla “ laicità “ dello Stato, urterebbe la                                   “ sensibilità “ dei non credenti e sarebbe “ discriminatorio “ per le altre religioni.

Poichè in molti condividono questo assurdo modo di pensare significa una sola cosa: quel simbolo è rimasto tale, indica solo un’immagine ma dietro non c’è un’ appartenenza, un’identificazione, un desiderio di vederlo troneggiare.

Si puo’ rimuovere perché, in fondo, Dio è stato rimosso anche dalla propria vita.

E’ meglio, anzi, rimuoverlo, perché dà fastidio, è esigente e, poi, seguirlo…porta al fallimento.

Dove è finito?

Su una croce.

E’ questo il “ grande inganno del mondo “, in cui, purtroppo, sempre più persone cadono.

Il mondo cerca di farti vivere “ senza Cristo “, presentandotelo come un “ morto “, un fallito fattosi appendere in croce.

Vuole che lo sguardo si fermi al “ Venerdi’ Santo “ e teme che lo si sposti sulla “ Domenica di Pasqua “, sulla “ Resurrezione “, perché quest’ultima fa comprendere la “ temporaneità provvisoria e limitata “ della vittoria della morte, la quale, invece, viene sconfitta definitivamente.

Il Cristo Risorto è un Cristo VIVO.

Questo è pericoloso per il mondo.

Se Cristo è vivo c’è il rischio che la gente si converta e che non segua più le logiche demoniache ma quelle cristiane.

E, allora, a tutti noi, un richiamo: “ Svegliamoci, Cristo è vivo, operante, conversante, ha vinto definitivamente la morte “.

Che meraviglia.

Cosa aspettiamo ancora a mutare la nostra tristezza in gioia?

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.