“ Un poco e non mi vedrete più; un poco e mi vedrete ancora “.
Sembra che Gesu’ si metta a parlare per enigmi, mandando in confusione i suoi discepoli che, onestamente, gli dicono “ non comprendiamo quello che vuoi dire “.
A noi, che leggiamo oggi e….sappiamo come è andata, appare ovvio che Gesu’ stia parlando della sua morte ( “ Un poco e non mi vedrete più “ ) e della sua Resurrezione ( “ un poco e mi vedrete “ ).
Il messaggio, pero’, che credo che sia il più forte, per noi cristiani di oggi, è quello successivo: “ il mondo si rallegrerà “ della morte di Cristo.
Ditemi voi se non è la descrizione esatta di cio’ che sperimentiamo.
Il mondo fa di tutto per “ ammazzare Cristo “, per farlo sparire dall’orizzonte delle persone.
Si lotta addirittura per “ eliminare i crocifissi “ dai muri delle aule scolastiche, in quanto il                      “ simbolo “ della cristianità sarebbe di contrasto alla “ laicità “ dello Stato, urterebbe la                                  “ sensibilità “ dei non credenti e sarebbe “ discriminatorio “ per le altre religioni.
Poichè in molti condividono questo assurdo modo di pensare significa una sola cosa: quel simbolo è rimasto tale, indica solo un’immagine ma dietro non c’è un’ appartenenza, un’identificazione, un desiderio di vederlo troneggiare.
Si puo’ rimuovere perché, in fondo, Dio è stato rimosso anche dalla propria vita.
E’ meglio, anzi, rimuoverlo, perché dà fastidio, è esigente e, poi, seguirlo…porta al fallimento.
Dove è finito?
Su una croce.
E’ questo il “ grande inganno del mondo “, in cui, purtroppo, sempre più persone cadono.
Il mondo cerca di farti vivere “ senza Cristo “, presentandotelo come un “ morto “, un fallito fattosi appendere in croce.
Vuole che lo sguardo si fermi al “ Venerdi’ Santo “ e teme che lo si sposti sulla “ Domenica di Pasqua “, sulla “ Resurrezione “, perché quest’ultima fa comprendere la “ temporaneità provvisoria e limitata “ della vittoria della morte, la quale, invece, viene sconfitta definitivamente.
Il Cristo Risorto è un Cristo VIVO.
Questo è pericoloso per il mondo.
Se Cristo è vivo c’è il rischio che la gente si converta e che non segua più le logiche demoniache ma quelle cristiane.
E, allora, a tutti noi, un richiamo: “ Svegliamoci, Cristo è vivo, operante, conversante, ha vinto definitivamente la morte “.
Che meraviglia.
Cosa aspettiamo ancora a mutare la nostra tristezza in gioia?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.