Tre spunti di riflessione dalla pagina odierna.
Il primo: “ IL RAPPORTO TRA GESU’ E OGNI UOMO “.
E’ condensato in questo versetto: “ Egli si avvicino’ e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lascio’ ed ella li serviva “.
Il testo ci dice chiaramente che nella nostra relazione con il Signore è lui a prendere l’iniziativa, è lui che si accorge del nostro malessere ( “ la febbre “ ) e, con delicatezza, “ si avvicina a noi “, ci fa “ alzare “ dai nostri immobilismi, dalle nostre vite sedute, avvolte nel torpore, e ci prende per mano come a dirci: “ non temere, io sono con te “.
Ed ora….la risposta.
Se, nell’esercizio della nostra libertà, che Cristo rispetta sempre, ci lasciamo avvicinare e prendere per mano, fidandoci di lui, la nostra “ febbre “ ci lascerà e ci metteremo, con gioia, “ al suo servizio “.
Per la nostra riflessione quotidiana, quindi, due domande: “ Mi lascio prendere per mano da Cristo? “; “ Rispondo alla sua chiamata mettendomi a servizio suo e dei fratelli? “.
Il secondo: “ LA MISSIONE DEL SIGNORE “.
Anche qui è tutto in un versetto: “ E ando’ per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni “.
Gesu’ si muove, diffonde ovunque la Parola, una Parola potente che, se interiorizzata, ti consente di scacciare tutti i demoni che ti paralizzano, che ti bloccano.
Anch’io, pertanto, sono chiamato a farmi “ voce “ della Parola, ad annunciare Cristo.
Il terzo: “ IL RUOLO DELLA PREGHIERA “.
Per “ annunciare “ è necessario, preliminarmente, pregare.
La preghiera è infatti il “ principio e fondamento “ di ogni vita spirituale.
Senza attingere dalla relazione profonda con il Padre non si può evangelizzare nel nome suo ed in quello del Figlio.
Ce lo insegna anche Gesu’ che, prima ancora di andare a predicare “ si ritira in un luogo deserto e prega “.
Tutto parte da li’.
Ogni giorno è quindi necessario darsi un tempo di intimità, di deserto, per verificare la propria vita con Cristo ed in Cristo.
In mancanza è tutto vano.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello