Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 12 Novembre 2021

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Mangiavano, bevevano…li fece morire tutti “.

Oggi il Signore usa un linguaggio che ci spaventa.

Cosa avevano fatto di tanto male questi uomini?

Stavano semplicemente svolgendo le attività della vita quotidiana.

Perchè erano rei di morte?

Cerchiamo allora di capire.

Gesu’ non li condanna certo perché stavano mangiando, stavano bevendo, stavano lavorando ma perché….nella “ lista “ di cose, tutte legittime, di cui si “ pre-occupavano “, c’era un “ grande dimenticato “: LUI.

Questo monito viene anche a noi.

Se siamo travolti, o, meglio, ci lasciamo travolgere, dalle “ cose da fare “, rischiamo di perderci l’essenziale, cioè la relazione con Dio, la preghiera.

Cio’ accade perché anche la “ preghiera “, “ la relazione con il Salvatore “, sono degradate a “ cose “.

Ne deriva che, poiché sono cose che non portano “ un’utilità pratica “, possono essere differite, relegate ad un piccolo spazio domenicale o, anche, del tutto eliminate.

Crediamo che facendo “ tante cose “ stiamo utilizzando bene la nostra vita e, quindi, la stiamo salvando.

In realtà la stiamo solo appesantendo, le stiamo togliendo il respiro vitale che sta nell’incontro con il Signore.

E’ per questo che Cristo dice che chi “ cercherà di salvarla “ ( la vita ) la perderà e chi, invece, la perderà, nel senso che “ perderà le tante cose che ritiene indispensabili “ per dedicarsi alla “ parte migliore “, all’ascolto, alla preghiera, alla Parola, la “ salverà “ perché la riempirà di senso e la renderà degna di essere vissuta.

L’invito allora è quello di “ eliminare qualche cosa da fare “, che la nostra follia ci fa credere “ urgente “, ed iniziare a dedicare tempo a qualcosa di “ importante “, che ci doni veramente vita.

Buona giornata e buna riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.