“ Vuoi guarire? “
Verrebbe da dire: ma che razza di domanda fa il Signore?
E’ normale che un tale che è “ paralizzato da 38 anni “ vuole guarire, è certamente il suo piu’ grande desiderio.
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Come gli si puo’ chiedere: “ vuoi guarire? “.
Sembra impossibile ma, a tale domanda, il paralitico non risponde SI bensi’ “ Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi un altro scende prima di me “.
Il paralitico si commisera, cerca scuse, dà colpe agli altri della propria infermità.
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Facciamoci una domanda: somigliamo a questo paralitico?
Quante volte anche noi ci trinceriamo dietro ai “ non sono capace “, “ è troppo per me “, “ gli altri non mi aiutano, non mi capiscono, è colpa loro se non sono riuscito nella vita “.
Scuse, solo scuse.
“ Vuoi guarire? “
E’ questo che ci dice Gesu’.
Fabrizio, Maria, Carlo, Giulia, basta lamentarvi, è arrivato il momento di scegliere se “ restare sdraiati “ per sempre sulla vostra barella o “ alzarvi “ e iniziare ad affrontare di petto la situazione.
Si Signore, voglio “ alzarmi “, voglio “ essere guarito “.
La “ conversione “ nasce da questa ferma decisione.
Chi si fa guarire è pronto anche ad annunciare a tutti il nome del “ suo medico “, va fiero nel dire a chi, improvvisamente, lo vede “ alzato “ e non piu’ “ sdraiato “: “ E’ stato il Signore a guarirmi “.
Questa testimonianza colpirà anche altre persone e, forse, in qualcuno nascerà il desiderio di “ farsi guarire “ dallo “ stesso medico “!!!
Buona giornata e buona riflessione a tutti.