“ Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto “
Che albero siamo?
Che frutto stiamo producendo?
Che uomini siamo?
Cosa stiamo traendo “ fuori da noi “?
Sono le domande che il Vangelo pone oggi alla nostra riflessione.
Il testo ci dà alcune indicazioni per rispondere.
Per capire che albero e che uomini siamo bisogna vedere, rispettivamente, di quale linfa e di quale cibo ci nutriamo.
Il “ frutto “ o “ cio’ che estraiamo “, cioè che portiamo fuori, è la diretta conseguenza di quello che abbiamo dentro.
Se “ mangiamo bene “, ci nutriamo, quotidianamente, di “ Parola “, di “ Eucarestia “, questo cibo ci farà “ uomini veri “, “ uomini di fede “, uomini che comprendono e sperimentano che “ mettendo in pratica “ la Parola ascoltata hanno basato la loro vita su “ solide fondamenta “.
Cio’ ci consentirà di produrre “ buoni frutti “, di “ tirar fuori “ da noi stessi opere di carità, di Misericordia, e di restare, come alberi solidi, in piedi dinanzi alle tempeste che, inevitabilmente, accadono nella vita.
Guardiamoci oggi dentro e, se ci accorgiamo, con onestà, che non stiamo ben nutrendo il nostro albero, iniziamo a dargli cibo migliore per garantirgli solidità e frutti buoni.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.