La nota e meravigliosa parabola del “ figliuol prodigo “ offre talmente tanti spunti di riflessione che le andrebbe dedicata una vera e propria monografia.
Va allora fatta una scelta su dove soffermare lo sguardo.
La rileggo piu’ volte e mi imbatto nei verbi che indicano cio’ che avviene nella storia: “ un cammino di ritorno “.
Ecco, il “ figliuol prodigo “ fa proprio questo: un cammino di ritorno.
“ Ritorno’ in sé, torno’ da suo padre “.
E’ un cammino che, spesso, nella nostra esistenza, ci troviamo a fare.
Ad un certo punto pensiamo di poter fare a meno del Padre; allora “ partiamo per un paese lontano “, ci poniamo a distanza da Lui, interrompiamo quella relazione vitale con chi ci ama.
Risultato?
Dopo i primi momenti di euforia, in cui c’è l’ebrezza, che ci fa assaporare il demonio, di “ vivere in modo dissoluto “, c’è il buio, il nulla.
Si legge in una straordinaria pagina dell’evangelista Giovanni: “ senza di me non potete fare nulla “ ( Gv 15, 5 ).
E’ vero.
E’ la storia di ognuno di noi, ed è la stessa storia del figlio minore: “ nessuno gli dava nulla “.
Allontanarsi da Dio porta al nulla.
Ma, a questo punto, va riconosciuto anche un merito a questo figlio minore: “ Ritorna in sé “.
Fa certamente, all’inizio, un ragionamento di convenienza: se torno da mio padre almeno mangio, sazio la mia fame corporale.
Ed inizia il suo “ cammino di ritorno “ che si conclude, per lui, in un modo inatteso.
Il Padre, infatti, non è un “ padrone “ e non lo “ degrada a schiavo “ ma lo tratta da Figlio, si commuove, gli corre incontro, gli si getta al collo, lo bacia.
E’ il nostro Padre Celeste: non si interessa se lo abbiamo disprezzato, odiato, deriso, beffeggiato.
Lui, come un padre terreno e molto di piu’ di lui, ci aspetta sempre, aspetta che “ ritorniamo in noi “ per poi “ tornare a Lui “.
Non vuole che nessuno di noi si perda ma che si ritrovi, che torni nel suo caldo abbraccio.
E allora fratello, e allora sorella, se ci siamo allontanati da Lui e abbiamo un po’ di vergogna a tornare, non preoccupiamoci, buttiamo via ogni remora, Lui e li’ e aspetta solo noi per correrci incontro, gettarsi al nostro collo e baciarci.
Buona giornata e “ buon ritorno a casa “ a tutti.