✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 19,27-29
“ Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa, dunque, ne avremo? “
Questa domanda di Pietro è’ collocata, nel Vangelo di Matteo, subito dopo l’episodio del “ giovane ricco “, che aveva rifiutato di “ vendere tutto cio’ che possedeva “ per mettersi alla sequela di Gesu’.
Il ragionamento di Pietro è: “ il giovane ricco ha rifiutato di lasciare tutto per seguirti. Noi che lo abbiamo fatto, che ne avremo? “
La risposta è scritta proprio al termine dell’episodio del “ giovane ricco “.
Il testo dice che costui “ se ne ando’ triste, poiché possedeva molte ricchezze “.
Ecco cosa ne hanno guadagnato Pietro e gli altri apostoli: la felicità.
L’equazione è matematica: chi è “ pieno di ricchezze “ e preferisce tener loro e rinunciare alla sequela è condannato alla tristezza.
Chi le ricchezze terrene le ha lasciate o, meglio, chi riesce a non farsi dominare da esse, a non farle divenire il proprio idolo, è pronto per la sequela e, quindi, sarà felice.
Il “ cento volte tanto “ che promette la sequela è proprio questo: una vita felice, compiuta, che, certamente, vale anche molto di piu’ di “ cento volte “ una vita connotata dalla tristezza.
Se, quindi, umanamente, ci facciamo mille scrupoli a “ lasciare tutto “ per Cristo, che significa, concretamente, dare “ priorità “ a Lui nella nostra vita, il testo di oggi è certamente lo sprone per operare quel cambio di passo necessario per vincere le nostre resistenze e intraprendere, finalmente, la “ strada per la felicità “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.