“ Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date “.
La logica del gratuito è quella che, culturalmente, ci manca.
Viviamo nella mentalità del profitto, del guadagno, del “ non faccio niente per niente “.
Nulla contro il guadagno: tutti dobbiamo lavorare per procurarci il cibo che ci occorre per il nutrimento del corpo.
Gesù non ci esorta alla povertà, non ci dice di smettere di lavorare.
Chiarissimo, sul punto, è San Paolo che, in un suo celebre scritto ( 2Ts 3, 10 ), afferma: “ Chi non vuole lavorare neppure mangi “.
Gesù vuole dirci che, se è vero che bisogna lavorare, se è vero che bisogna guadagnare, cio’ non puo’ divenire un totem, un karma, una ragione di vita.
Pensiamo sempre che ci siamo conquistati tutto da soli, che meritiamo cio’ che abbiamo e che dobbiamo continuare sulla nostra strada per avere sempre di piu’.
Il Maestro ci invita a riflettere sui tantissimi doni, in primis la vita, che abbiamo ricevuto “ gratis “, cioè “ per Grazia “, senza aver alcun merito.
Dio ci sta dicendo: non dimenticare, fai memoria dei regali e, a tua volta, dona.
Cosa?
Soldi? Beni?
Si, certamente, anche quelli ma dona, in primo luogo, un po’ di te stesso, un po’ del tuo tempo per “ annunciare “ a tutti che “ il Regno dei cieli è vicino “.
Come si fa?
Mi iscrivo ad un corso di teologia?
Divento diacono?
Sono due delle milioni di strade che si possono scegliere per annunciare ma…non preoccupiamoci, ce ne sono tante altre: basta condurre una vita improntata sui valori del Vangelo e la nostra missione sarà compiuta perché “ strada facendo “, nei luoghi della nostra quotidianità, daremo testimonianza che è possibile vivere in armonia con le Parole di Gesu’.
Questa testimonianza ci darà l’opportunità di “ guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demoni “ perché anche altri si convinceranno che il Regno di Dio non è utopia ma è vivibile, è reale, è vicino, cioè è prossimo a noi, è tra noi.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.