I protagonisti di questo Vangelo sono quegli uomini che, in tutti i modi, cercano di portare “il paralitico“ dinanzi a Gesù.
Il cristiano è chiamato a fare esattamente allo stesso modo.
Ognuno di noi, riconoscendosi “ paralitico salvato dall’incontro con Cristo “ che, entrando nella nostra vita, ci ha rimesso in piedi ( “ Alzati “ ) e ci ha invitato alla sua sequela ( “ cammina “ ), dovrebbe sentire il desiderio sfrenato di portare altri “ paralitici “ a Gesu’, senza stancarsi, senza fermarsi dinanzi alla “ folla “ che incita a desistere, anzi, percorrendo tutte le strade possibili, anche le piu’ impervie ( “ salirono sul tetto “ ), pur di non rinunciare alla propria missione.
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Il Signore ama il figlio che si prende cura del “ fratello paralitico “ e subito interviene rimettendo in piedi anche quest’ultimo, il quale sentirà l’esigenza di “ glorificare Dio “ e di rendersi, a sua volta, strumento di Salvezza per altri fratelli.
E’ questa catena di amore che consente di vedere, ogni giorno, “ cose prodigiose “.
Non stanchiamoci mai di consegnare a Dio “ le nostre paralisi “ e di condurre a Lui altri “paralizzati“.
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Il Signore ci guarirà.
Buona giornata e buona missione a tutti.