Il messaggio del Vangelo odierno è che la Chiesa è comunità, comunione.
La stessa parola ecclesia significa “ riunione di fedeli “.
Cio’ ci fa comprendere che la fede non è qualcosa di intimistico, individuale, ma che va vissuta all’interno di una comunità fatta da tanti fratelli e sorelle, ognuno con le sue peculiarità, i suoi limiti, i suoi pregi ed i suoi difetti.
La bellezza della comunione, e, quindi, della Chiesa, sta nel confronto aperto, franco.
Se qualcuno, dice Gesu’, commetterà una colpa contro di te, “ va, ammoniscilo fra te e lui solo “.
Bellissimo questo invito.
Cristo ci invita a non mettere zizzania, a non creare pettegolezzi.
Se ho un problema con un fratello di comunità non devo sparlare di lui con una terza persona ma parlargli e cercare, nel nome di Cristo che ci unisce, di eliminare le frizioni tra noi createsi.
Se questo fratello non mi ascolta allora….coinvolgerò dapprima un nucleo ristretto e poi la comunità intera.
Se sarà refrattario anche a quest’ultima allora sarà come “ il pagano ed il pubblicano “ perché vuole, volontariamente, porsi contro la comunione, compiendo un grave peccato.
Che forza la comunità.
Non dimentichiamolo mai.
Favoriamo, con i nostri atteggiamenti, gruppi coesi, senza fare le prime donne o volendo imporre le nostre idee.
Nella vigna del Signore c’è posto per tutti.
Miriamo all’unità, alla comunione perché “ se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà “
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.