✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 9,18-26
La fede è al centro del brano di oggi.
Sia il “ capo “ che la “ donna che perdeva sangue “ invocano un “ tocco di Dio “ per ottenere la Vita, cioè per ottenere la Salvezza.
“ Imponi la tua mano su di lei ( n.d.a.: la figlia del capo ) ed ella vivrà “.
Dinanzi a questo atto di fede Gesu’ si alza e segue il “ capo “.
Arrivano a casa sua ove trovano la bambina morta.
Gesu’ afferma che è viva e lo deridono.
Il “ capo “, però, non si unisce alla folla ma continua ad avere fede.
Ed allora Gesu’ opera e fa la stessa cosa che aveva fatto quando il “ capo “ aveva chiesto il suo aiuto: Alza.
La prima volta si era alzato Lui ora prende la mano alla bambina e la alza.
Questa è la fede: la certezza che Gesu’ opera anche se le circostanze sembrano dire il contrario.
Giorni fai citai una meravigliosa frase di Don Luigi Maria Epicoco, che ripropongo perché è perfetta per spiegare il brano odierno.
Dice il Don: “ La fede è credere in Dio piu’ che nelle circostanze “.
E’ cio’ che fa il capo della parabola di oggi.
Le circostanze erano l’evidenza della morte naturale della figlia.
Le circostanze avrebbero dovuto spingerlo, seguendo una logica umana, ad unirsi al coro della folla e a deridere il Maestro.
Lui invece no, si fida di Gesu’ piu’ che delle “ circostanze “.
E’ questa fede che fa si che il Signore operi e “ alzi “ la ragazza.
Se, quindi, vogliamo essere ALZATI, SALVATI, anche noi dobbiamo credere piu’ in Gesu’ che nelle circostanze.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.