La liturgia persevera ancora nel parlarci del “ Regno dei Cieli “.
Vuole, probabilmente, richiamarci alla grande importanza del tema per la nostra fede.
Se deve essere la “ nostra meta “, è necessario capire bene cosa sia questo “ Regno “.
Oggi, in particolare, Cristo lo paragona ad un campo di frumento a cui si è mescolata la zizzania.
Zizzania.
E’ una pianta erbacea simile al frumento, che nasce nei campi coltivati e che produce una farina tossica, la quale nuoce al frumento, con il quale si confonde.
Da cio’ nasce l’espressione “ seminare ” o “ mettere zizzania ”, che significa creare, subdolamente e con malignità, ostilità fra le persone.
E’ accaduto al Signore e…accadrà anche a noi: è questo l’insegnamento da trarre.
Dobbiamo prendere atto che se vogliamo iniziare a costruire “ il regno dei cieli “ già su questa terra, seminando buon frumento, cioè diffondendo la Parola, testimoniando la nostra fede, ci sarà qualcuno che ci osteggerà, ci combatterà, ci calunnierà, metterà, cioè, zizzania, per cercare di screditare noi e, soprattutto, la Parola.
Animo dunque…, è successo a Cristo e, quindi, non lamentiamoci, anzi, insistiamo, quando capiterà a noi poiché….. sappiamo come andrà a finire.
Quando saremo faccia a faccia con Cristo, se avremo perseverato e avremo sempre seminato frumento “ splenderemo come il sole nel Regno del Padre “.
Chi, invece, avrà seminato zizzania, sarà “ gettato nella fornace ardente “.
Restiamo sempre creatori di unione, di concordia, e mai di divisione.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.