Gesù caro, quel che hai sofferto dimostrandomi che con l’amore posso sconfiggere il male, è servito? Il supplizio al quale ti sei sottoposto, mi ha insegnato qualcosa? Devo per forza farmi un esame di coscienza! Come posso continuare a vivere come prima? Lo so, tra qualche settimana la Pasqua e tutto ciò che questa Celebrazione mi ha fatto vivere, sarà solo un ricordo e, ahimè! ricomincerò a trascorrere normalmente la mia vita cercando di coniugare uomo e cristiano, bilanciando le due cose in modo che l’una non dia fastidio all’ altra. Rivivrò il tempo ordinario, qualche festa della Madonna poi nuovamente l’Avvento, il Natale e di nuovo la Quaresima, e così via.
Oggi, ho ascoltato con gioia Giovanni 20,1-9 con il racconto del sepolcro vuoto, però mi ha colpito la seconda Lettura, di Paolo ai Colossesi. “se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.” Mi chiedo: sono o no risorto con Cristo? E cosa significa per me? Risorgo con lui, solo se lo cerco, e quando lo trovo non me lo faccio sfuggire. Mi sfugge se il bilanciare quotidiano le cose di lassù con quelle di quaggiù, pende per quest’ultime. Significa che quel percorso, sicuramente difficile, per arrivare al sepolcro di Cristo e trovarlo vuoto, me lo accomodo con più semplici scorciatoie. Mi conviene non rotolare via la pietra e lasciare tutto come sta, facendo finta che niente sia successo.
Preferisco che Gesù rimanga là dentro. Ma Paolo, mi fa nuovamente riflettere quando scrive:” Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!” Hai ragione Paolo! La mia vita è nascosta e Cristo mi ha fatto vedere come scoprirla. Ma finché non lo seguo, risulto essere io il suo sepolcro! Sono la grossa barriera che non permette a Gesù di uscire e farmi vivere con Lui in Dio Trinità! Se la smetto di rimanere nascosto, tolgo quella pietra, e svelo Cristo in me e allora, come giustamente prosegui: ”Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.”… si, sarò vivo per davvero!
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Quell’unzione battesimale che quando sono nato ha trasformato la mia vita terrena in vita eterna, comincerà a dare i suoi frutti. Ma devo vedere e credere, come gli Apostoli al sepolcro. E’ fede! Nient’ altro. E’ fidarmi di Cristo! E’ smetterla una volta per tutte di mascherami da Cristiano all’occorrenza. Se sono di Cristo, non posso esserlo a tempo determinato…dire che risorgo con lui ogni volta che mi accorgo di aver sbagliato fin quando peccherò di nuovo, non va bene! Devo risorgere con Lui una volta per tutte, liberandomi eternamente da ciò che impedisce la mia la risurrezione con Cristo…allora si, come conclude Paolo nella lettera di oggi, anche io “apparirò con Lui nella gloria”.
Chi è Fabrizio Giannini-Diacono
Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) è diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo è sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.
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