Pietro, Giacomo e Giovanni, erano i tre Apostoli presenti quando Gesù ridiede la vita ad una fanciulla. Sono gli stessi che sul monte Tabor assistettero alla Trasfigurazione di Cristo, e sempre loro, furono scelti da Gesù per essere con lui nel Getsemani. Furono testimoni della gloria di Gesù e udirono quella voce del Padre che riconosceva il Figlio suo amato.
Quella scena di gloria, che ebbe a sostegno Mose ed Elia (legge e Profeti) infiammò i loro cuori e le loro anime tanto che Pietro non voleva scendere dal monte ma rimanere lì, ed il Vangelo (non questo di oggi ma quello di Luca e Marco) sottolinea…non sapeva quel che diceva.
Si, sarebbe stato bello rimanere lì a contemplare quel volto trasfigurato di bellezza e luce. Sarebbe stato il compimento istantaneo di un percorso destinato a quella gloria. Ma Gesù, riporta tutti alla realtà, anzi direi, il Padre stesso lo fa’ con quel richiamo ad ascoltare il Figlio.
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Per arrivare a quella gloria, si dovrà passare per il Getsemani e si dovrà salire un altro monte che si chiama Golgota. I tre Apostoli se li porta dietro per farglielo capire, nelle situazioni elencate all’inizio! Gesù è colui che condurrà il suo popolo dalla morte alla vita eterna.
Egli è il Signore della vita, può ridonarla in un attimo e lo aveva loro dimostrato ridando la vita alla fanciulla, ma non gli interessa donare solo la vita terrena, lui vuole donare quella eterna. E quel richiamo del Padre ad ascoltare il Figlio, fa comprendere che c’è qualcosa da fare…Mosè ed Elia non sono lì per caso.
C’è una legge da osservare, ci sono dieci parole da tenere bene in mente e vivere, ci sono dei richiami da seguire ed osservare utili per orientare il cammino. Questa è la “via crucis” di chi cerca di ascoltare il Figlio di Dio. È la stessa che ha percorso Gesù Cristo. Questo è il Getsemani quotidiano dove si incontrano tutte le difficoltà che propina l’osservanza delle dieci parole.
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Si Pietro, sarebbe bello fermarsi sul monte Tabor, quanti problemi in meno! Ma, a cosa servirebbe? Gesù stesso non s’è fermato lì aspettando che tutto si compisse, no! Lui per primo ci ha messo la faccia e ogni persona che desidera seguirlo, deve metterci la faccia, e se anche io sono uno di questi, devo scendere dal Tabor e passare per il Getsemani scontrarmi con la vita che mi racconta tutto il contrario di quelle dieci parole e cercare invece con la guida della Parola di Gesù di stravolgerla rendendola conforme alla Parola di vita della quale devo rendermi testimone perché seguo quell’invito del Padre: ASCOLTATELO!
Cito Paolo nella seconda lettura di oggi: “Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.”
È vero, non sono favole neppure barzellette, ma cose potenti e grandi che riusciamo a testimoniare anche noi se viviamo ascoltando Dio trino e unico attraversando con coraggio e fede il Getsemani verso quel Golgota che non sarà più un luogo di morte ma un trampolino di lancio verso la vita eterna…
Mt 17, 1-9 | Fabrizio Giannini 45 kb 1 downloads
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE – 6 agosto 2023 …Chi è Fabrizio Giannini-Diacono
Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) è diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo è sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.
Foto di Mirosław i Joanna Bucholc da Pixabay