Leggendo il Vangelo di oggi, era quasi tentato di scrivere alcuna riflessione, tanto il brano รจ eloquente. Ma poi, riflettendo sulla seconda lettura, ho cambiato idea volendo approfondire la battuta di Paolo quando dice che Dio sarร tutto in tutti. Giร , quando sarร cosรฌ? Paolo scrive: โquando gli sarร sottomessa ogni cosaโ.
Ma allora questo Dio Re, รจ un dittatore che impone la sua volontร senza concedere niente? Leggendo il Vangelo proposto in questa solennitร ci verrebbe di pensare cosรฌ. Hai fatto questo? stai con me, non lโ hai fatto? Stai fuori da casa mia! Ma noi cari amici, sappiamo bene che il nostro Dio Re non รจ un despota. A differenza di tutti gli altri, ha come trono una croce, indossa una corona non tempestata di perle ma fatta di spine che gli forano il capo.
Inchiodato a quel trono, non riceve omaggi ma scherni e insulti. I suoi sudditi sono coloro che qualche giorno prima lo osannavano ed ora lo deridono. Come โministriโ, ha ai suoi fianchi due delinquenti appesi alla croce, come lui. Il Re Gesรน, sta sul trono-croce per aver amato i suoi figli e fratelli, e paga con la vita lโaver cercato di insegnare loro come si sta al mondo. Ha insegnato che il modo corretto di vivere รจ riconosce nellโaltro il volto di Dio, il quale gratuitamente e con amore ci ha donato la vita.
Lโuomo che si comporta come i benedetti raccontati in questo splendido brano di Matteo, ha in sรฉ Dio. I โbenedettiโ sono โsottomessiโ si, ma dal suo amore. Dio sarร tutto in tutti quando ognuno di noi sarร in grado di riconoscerlo nel fratello che ha fame o sete, che รจ solo o disperato, che non sa come arrivare a fine mese, che ha una brutta malattia, che รจ deriso o che non sa piรน tornare sulla giusta strada e cosรฌ viaโฆ
Il benedetto รจ colui che ha imparato da Gesรน Cristo come si guariscono i mali del mondo, come si elimina lโingiustizia e si usa misericordia. Il benedetto รจ colui che รจ consapevole di essere stato precedentemente un โmaledettoโ, perchรจ non riusciva a riconoscere Dio. Il benedetto รจ uno che ha liberato se stesso e contribuisce a liberare gli altri dalla schiavitรน del peccato, il benedetto รจ colui che si umilia e non pretende di essere meglio di tutti a tutti i costi. Il benedetto รจ colui che riconosce lโamore in quel Re crocifisso perchรฉ sa che quel trono cosรฌ infamante รจ in realtร lโespressione piรน alta dellโamore.
Ci รจ di esempio quel ladrone crocifisso accanto a Gesรน in quanto รจ lโunico che lo riconosce, diventando anche lui un benedetto, perchรฉ Gesรน gli promette di farlo entrare in paradiso. S. Giovanni Crisostomo a questo proposito dice: โQuesto ladrone ha rubato il paradiso. Nessuno prima di lui ha mai sentito una simile promessa, nรฉ Abramo, nรฉ Isacco, nรฉ Giacobbe, nรฉ Mosรจ, nรฉ i Profeti, nรฉ gli Apostoli: il ladrone entrรฒ prima di tutti loro. Ma anche la sua fede oltrepassรฒ la loro. Egli vide Gesรน tormentato, e lo adorรฒ come se fosse nella gloria.โ
โRubiamoโ anche noi il paradiso, riconoscendo Gesรน in coloro che camminano con noi. Cerchiamo di vederlo nel bene e nel male nelle gioie e nei dolori nostri e degli altri. Pensiamo e viviamo cosรฌ: sicuramente ci sentiremo chiamare โbenedettiโ e saremo inviatati ad entrare in casa Sua.
Mt 25, 31-46 | Fabrizio Giannini 58 kb 2 downloads
Trentaquattresima domenica del tempo ordinario โ 26 novembre 2023 โ Cristo Re โฆChi รจ Fabrizio Giannini-Diacono
Fabrizio (Assisitente diocesano dellโ Apostolato del Mare) รจ diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo รจ sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.
Foto di Mirosลaw i Joanna Bucholc da Pixabay