Chi si inginocchia davanti a Dio, riesce a stare in piedi davanti ad ogni circostanza. Questa bella frase (di C. Amirante) me lโha inviata un amico prete e mi รจ talmente piaciuta che ho deciso di tenerla come traccia per questa Quaresima che al solito, vorrei vivere cercando di osservare il digiuno lโastinenza e via dicendo. Ma proprio alla luce di quella frase mi chiedo: tutto qui? Mi manca qualcosa? Penso di si: devo imparare ad inginocchiarmi davanti a Dio! Inginocchiarmiโฆ.
Una postura semplice magari scomoda che assumo automaticamente durante la Messa in segno di adorazione, anche se dovrebbe essere una necessitร continua per significare il mio abbandono a Dio chiedendogli di tendermi la mano, tenermela stretta per farmi rialzare e camminare con Lui col proposito di non sbagliare piรน. Dovrebbe dicevo, essere sempre cosรฌ per tutti, non solo in quaresima, perchรฉ Lui รจ sempre pronto ad aiutarci ma noi continuiamo a peccare. Io credo che la mentalitร moderna voglia farci credere che il male non esiste, che รจ cosa del medioevo.
Sono altrettanto convinto che proprio questa mentalitร ci abbia abituati a convivere col male, tanto che non ci accorgiamo quanto รจ alterato il nostro modo di vivere la fede. Eโ innegabile che il male la fa da padrone nel mondo diventando consuetudine imprescindibile. Questa situazione, apparentemente appagante, ci ha fatti diventare egoisti e solitari non permettendoci di vedere le realtร che ci circondano, come che so, una Persona che ha nulla per arrivare a fine mese, o una Madre disperata per il disagio di un figlio o un Giovane in cerca di identitร , oppure Genitori che hanno perso un figlio prematuramente, piuttosto di un Anziano abbandonato a se stesso o una coppia di sposi in crisiโฆmagari con figli, devo continuare?โฆe noi che facciamo?
Non ce ne accorgiamo! un poโ per il qualunquismo dettatoci da questa moderna societร un poโ, perchรฉ non ci INGINOCCHIAMO DAVANTI A DIO per annientare il nostro principio di onnipotenza il quale ci rende incapaci di vedere lโaltro!โฆquesto รจ il male! Ma la nostra fede vissuta dovโรจ? Se riflettiamo un attimo, lโinsegnamento di Gesรน Cristo non si basa sul comandamento dellโ AMORE? Amarsi gli uni gli altri! Dio, ci ha amati per primo! Gratuitamente ci ha donato la vita, e gratuitamente ha mandato suo Figlio a morire per noi, a fronte del nostro peccato! Ma non lโabbiamo capito e invece vorremmo che Dio si inginocchiasse davanti a noi! cosรฌ come ha provato a fare il diavolo con Gesรน, lโabbiamo ascoltato nel Vangelo di oggi.
Questo รจ il nostro piรน grave peccato! e non basta che una volta lโanno digiuniamo e ci asteniamo. La Chiesa nostra Madre, ci invita alla conversione tutti i giorni, poi durante la Quaresima, in modo piรน pressante, ci chiama a riscoprire il senso del nostro battesimo. Il Signore ci tende la mano ma noi dobbiamo porgergli la nostra! Dobbiamo dirgli ECCOMI! Un eccomi senza ma e senza se. Una risposta che ci convinca che il male moderno, deve essere vinto da quel bene antico ma attuale che รจ Dio e la Sua Parola che ci salva, quella pronunciata da Gesรน, qui sulla terra: pronunciata e vissuta. Gesรน รจ stato tentato, disprezzato, calunniato, deriso, offeso, ammazzato ma, anche lui (pensa un poโ!) si รจ inginocchiato davanti al Padre, si รจ affidato a Lui.
Nel getsemani, quando il male lo circondava, gli ha chiesto di allontanare da lui quel calice amaro, ma poi ha aggiunto: sia fatta la tua, non la mia volontร . Eโ questo che ci manca: fidarci di Dio, affidarci a Lui. Finchรจ non ci inginocchieremo per davvero, neanche ci rialzeremo per davveroโฆ.sarร sempre e solo una amara e sbagliata interpretazione del nostro Battesimo.
Fabrizio Giannini
Fabrizio (Assisitente diocesano dellโ Apostolato del Mare) รจ diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo รจ sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia.
Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.