Fabrizio Giannini – Commento al Vangelo di domenica 19 Marzo 2023

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Come sta la nostra vista? Come quella del cieco nato o dei farisei? Sono tanti gli interrogativi che il lungo brano di Giovanni proclamato oggi dovrebbe scaturire nella nostra coscienza. Quelli che dicevano di vederci, furono sconfessati da Gesรน che disse loro: ยซSe foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: โ€œNoi vediamoโ€, il vostro peccato rimaneยป.

Puรฒ sembrare contraddittorio questo discorso che invece non fa una piega. La presunzione di vederci bene, in realtร  distorce quel che vediamo, perchรฉ lo vediamo con lโ€™ occhio umano e non con quello di Dio. E credo che questo ci succede perchรฉ crediamo poco e non riusciamo a mettere Dio e la sua legge davanti ai nostri occhi.

Gesรน, nei riguardi del cieco nato si mostra compassionevole e lo guarisce con lโ€™ amore del quale รจ capace respingendo la teoria degli Apostoli che ritenevano cieco il ragazzo per le colpe dei genitori. Non a caso, dopo avergli spalmato il fango fatto con la sua saliva sugli occhi, lo manda a lavarsi alla fontana di Sรฌloe che significa โ€œinviatoโ€.

Come a dire ora ci vedi, va e aiuta gli altri a vederci bene. Lโ€™ inviato del Padre ora invia anche il cieco a professare la fede, quella fede esibita sdraiandosi di fronte a Gesรน che risponde alla sua domanda su chi fosse il Messia dicendo โ€œsono io che parlo con te!โ€.

Il nostro modo di vedere alla โ€œfarisaicaโ€ ci fa presupporre di vederci bene e di poter giudicare la vista degli altri. Ma per poterlo fare dobbiamo credere. Mi viene in mente quel che scrive Paolo ai Romani al cap. 9 โ€œRicordati sempre che se confesserai con la tua bocca che Gesรน รจ il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fร  la professione di fede per avere la salvezza.โ€

Quante volte la nostra condotta di vita non coincide con la nostra fede. Ci facciamo continuamente domande e cerchiamo risposte secondo il nostro modo di vivere mentre sarebbe opportuno per noi avere un termine di paragone col quale verificare il nostro comportamento. Paragonarci prima di tutto con Gesรน e capire se ci รจ nitida la sua figura, cioรจ se lo vediamo bene e, perchรฉ no? paragonarci anche con i nostri fratelli per vedere se da loro possiamo imparare a schiarire meglio la vista e vedere finalmente bene il volto del Cristo.

Evitare queste cose, significa rimanere nelle tenebre e nel peccato. Allora, svegliamoci. Il Signore ha sempre una risposta alle nostre umane domande, fidiamoci della sua luce, Cristo stesso ce ne darร  in abbondanza, come dice Paolo nella seconda lettura odierna, per camminare senza inciampare piรน nellโ€™errore del peccato

Fabrizio Giannini, diacono.

Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) รจ diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo รจ sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia.
Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.


Foto di Manuel da Pixabay

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