Fabrizio Giannini – Commento al Vangelo di domenica 11 Giugno 2023

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Grazie dell’invito Gesù…non  ho fame! Leggendo le letture di oggi partendo dalla prima per finire col Vangelo, mi è venuto di rispondere così. Mosè richiama il popolo a far memoria del prima e del dopo. Prima, quando con quel cammino faticoso e lungo è stata conquistata la salvezza, dopo con la libertà in mano ma con l’inconsapevolezza del dono ricevuto. Ed il cammino della mia, della tua vita lungo o corto che sia, non ti sembra uguale a quello del popolo descritto nel Deuteronomio?

La mia esistenza è una continua corsa verso il miglioramento. Non mi basta “star bene” cerco sempre quel di più che possa farmi “star meglio”. Ma dove cerco quel di più? Seppur legittimo il cercare di star sempre meglio lo cerco aggirando gli ostacoli che via via mi si presentano con delle scorciatoie umane le quali solo apparentemente sembrano aver appagato la mia voglia. Ma gira gira sono sempre allo stesso punto, come  quell’ambiente ben descritto nella prima lettura: una posto come “il deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz’acqua”.

In poche parole sono sempre al punto di partenza perché ho perso di vista il traguardo da raggiungere che non è lo “star meglio terreno” ma “il bene eterno” al quale posso arrivare se, cercando il meglio terreno e nutrendomi di cibo umano per non perdere forza ed energia, non dimentico che devo nutrire anche un’ altro elemento importantissimo di me stesso: la mia anima! E’ lei che continuerà a vivere oltre! Quest’anima, spesso dimenticata, messa da parte, e mal nutrita perché mancante dell’ elemento fondamentale per il suo sostentamento: la Parola di Dio e il nutrimento col Corpo e Sangue di Gesù!

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Anche per lei dovrei fare lo stesso sforzo che faccio per il mio corpo. Dovrei cercare di “farla stare meglio” e così come faccio col corpo, nutrirla sempre. Per lei non mancano punti di ristoro, sono sempre aperti e con un costante invito ad entrare. C’è uno, un certo Gesù che addirittura ha donato se stesso per far stare meglio la mia anima, che ha messo a disposizione il suo Corpo e il suo Sangue elementi materiali ma divini i quali, a differenza di quelli della terra, non ti soddisfano per poche ore ma appagano per sempre…certo nutrendosene costantemente. La cosa bella è che sempre questo Gesù, non si stanca di invitarmi alla sua tavola.

Anche quando gli rispondo di non aver fame lui mi aspetta, anzi insiste come fa un Padre con il figlio perché si preoccupa e vuole il meglio per lui. Allora, ricordando come dice Paolo che “il calice della benedizione che noi benediciamo, è comunione con il sangue di Cristo, e il pane che noi spezziamo, è  comunione con il corpo di Cristo” spero di aver sempre fame della Parola e del Corpo di Dio per permettere alla mia Anima di vivere eternamente in comunione al unico corpo divino scaturito dall’ Amore smisurato di Dio per me.

Chi è Fabrizio Giannini-Diacono

Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) è diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo è sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.


Foto di Manuel da Pixabay