Se è vero che siamo chiamati a mettere tutto il nostro possibile nelle fatiche che viviamo, è altrettanto vero che arriva un punto in cui questo non basta più.
A volte il mondo e i nostri ragionamenti ci dicono che non possiamo farcela, altre che dobbiamo essere o siamo più forti di ciò che ci accade. Direi che così si passa da un estremo all’altro. La verità sta nel mezzo: il nostro possibile, cioè il nostro “finito”, deve incontrarsi con l’infinito di Dio.
Dovremmo avere il coraggio di riconoscere i nostri limiti e di affidarli al Signore, facendolo salire sulla nostra barca. Solo in questo modo può nascere l’abbondanza laddove noi vediamo solo il nostro limite. Solo così la paura può lasciare spazio alla fiducia.
Commento a cura di Fabrizio Francesco Campus
Il 5 Aprile 2015 ho ricevuto il Battesimo, diventando a tutti gli effetti cristiano cattolico, ma soprattutto figlio di un Dio che non ha mai smesso di cercarmi. La mia vita non è cambiata, ma è cambiato il mio sguardo su di essa. Non sono migliore, ma ora so di essere infinitamente amato e sono in cammino per imparare ad amarmi e ad amare così.
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Videro Gesù camminare sul mare.