Fabrizio Francesco Campus – Commento al Vangelo del giorno – 6 Febbraio 2020

“Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».”

È molto forte questa affermazione con cui Gesù risponde ai Suoi concittadini, rimasti increduli nell’ascoltare i Suoi insegnamenti. E ci rendiamo ancora più conto di questo se la immaginiamo rivolta a noi. Proprio noi, che Lo frequentiamo, che siamo casa Sua, spesso Lo disprezziamo. Disprezzare qualcuno non significa necessariamente ricorrere a chissà quali esternazioni o quali atteggiamenti.

Basta non tenerne conto volutamente, in un certo senso escluderlo, tagliarlo fuori. Questo succede anche con il Signore, anche se, probabilmente, non con l’intenzione di disprezzarLo. Succede tutte le volte che Lo teniamo chiuso in un cassetto, insieme alla nostra fede. Pensiamo a quando rifiutiamo di ascoltare quei suggerimenti di bene che il Signore ci propone attraverso la Parola stessa, le persone che amiamo o anche attraverso la nostra coscienza, ma che rifiutiamo perché siamo troppo concentrati su noi stessi, sul nostro orgoglio o a rimuginare su quella situazione. Questa Parola è per noi, anche se può risultare dura.

Ci viene donata per risvegliare le nostre coscienze, i nostri cuori, per impedire che essi si induriscano, che rifiutino la parte migliore della nostra vita, cioè il Signore Gesù, Colui che dà sapore alla nostra esistenza, che forse pensiamo di conoscere e di cui, invece, non si smette mai di scoprire qualcosa. Salvaci da questa presunzione, Signore. Fa che ti possiamo accogliere sempre, affinché Tu possa guarire anche noi da ciò che ci logora la vita e le toglie quella luce che solo Tu puoi darle.

Fabrizio Francesco CampusCommento a cura di Fabrizio Francesco Campus

Il 5 Aprile 2015 ho ricevuto il Battesimo, diventando a tutti gli effetti cristiano cattolico, ma soprattutto figlio di un Dio che non ha mai smesso di cercarmi. La mia vita non è cambiata, ma è cambiato il mio sguardo su di essa. Non sono migliore, ma ora so di essere infinitamente amato e sono in cammino per imparare ad amarmi e ad amare così.


Incominciò a mandare i Dodici.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 6, 7-13 In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. Parola del Signore

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