La solennità che celebriamo oggi ci ricorda che nella Chiesa c’è (o ci dovrebbe essere) veramente posto per tutti, non solo per i caratteri di questi due santi – Pietro e Paolo – ma anche per le loro storie: il primo traditore di Gesù e il secondo ex persecutore dei cristiani.
Credo che non si sarebbe potuto creare un mix migliore. Anche la Chiesa di oggi è formata da tantissime diversità e ciò che la tiene in piedi è certamente su tutto la Misericordia di Dio, di cui però siamo chiamati a essere segno attraverso l’accoglienza. Quante volte ci capita di sentirci frustrati per l’atteggiamento del parroco, di quel parrocchiano, di quel confessore e così via…
Ecco, non è questo che dovrebbe restare quando si incontra un uomo o una donna che segue Cristo. Ma questo vale sia tra di noi che tra noi e chi si trova fuori dalla Chiesa. La nostra presenza dovrebbe essere la prova inconfutabile che nel seguire il Signore c’è veramente tanto in più e che, dopo il nostro incontro con Lui, qualcosa sia veramente cambiato nella nostra vita.
E non possiamo nasconderci dietro alla scusa che non siamo Gesù, perché il Signore non ci chiede di essere Lui ma come Lui, provando a imitarlo, sebbene siano fragili e incostanti. Tra gli apostoli non c’era alcun perfetto, anzi. Eppure tutti sono santi, tranne Giuda. Ma lui ha scelto così. Tu cosa scegli?
Buona giornata!
AUTORE: Fabrizio Francesco CampusSITO WEB TELEGRAM