Il segno della condivisione dei pani non ha fatto breccia nel cuore della folla, troppo concentrata sul segno in sé e non sul suo significato. Allora Gesù parla chiaramente: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Ciò che conta davvero non è qualcosa ma Qualcuno: Lui. È Lui il Pane che sfama, che colma i vuoti esistenziali che ci portiamo dentro. È Lui che dà la vita al mondo, ma se il mondo gliela chiede. Quante cose ci portano via la vita, che possono anche essere cose giuste, umanamente comprensibili e persino sante, ma che non possono avere il primo posto perché non possono darci la vita.
Quando non è a Gesù che chiediamo la vita ce ne rendiamo conto. Ci sentiamo abitati da un’inquietudine a cui non sappiamo dare una spiegazione. Ci accorgiamo che le cose non funzionano, che non stiamo camminando bene. Ma quando riconosciamo in Lui il nostro sostentamento, il nostro Pane di Vita, allora abbiamo la pace anche quando avremmo tanti motivi per non averla.
Persino in un momento come questo, in cui questo Pane ci manca fisicamente. “Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane»”. Donaci sempre Te, Signore, affinché non abbiamo più fame e sete.
AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
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