Quante volte ci è capitato di ritrovarci vedovi? Vedovi di un obiettivo, di un sogno, di un progetto, di una relazione, di un lavoro.
Insomma, quante volte ci è capitato di arrivare a un certo punto e pensare di aver fallito, di aver perso tutto, forse di essere soli? Eppure in quell’esperienza, così come in tutte quelle della nostra vita, non eravamo soli.
Dio era con noi e ha visto i nostri sforzi, le nostre “due monetine”. Se versate con amore, senza riserve, le terrà in enorme considerazione. E trasformerà quel poco, che a noi sembra niente, in abbondanza, in un cento per uno. Lo stesso vale per le opere di carità, sia corporali che spirituali.
A volte non arriverà la riconoscenza che umanamente ci aspettiamo, ma ogni nostro gesto compiuto con amore proprio quando ci costa e ci tocca nell’indispensabile, non passerà inosservato. Lo sguardo del Signore è sempre su di noi ed è quello che dobbiamo cercare.
Commento a cura di Fabrizio Francesco Campus
Il 5 Aprile 2015 ho ricevuto il Battesimo, diventando a tutti gli effetti cristiano cattolico, ma soprattutto figlio di un Dio che non ha mai smesso di cercarmi. La mia vita non è cambiata, ma è cambiato il mio sguardo su di essa. Non sono migliore, ma ora so di essere infinitamente amato e sono in cammino per imparare ad amarmi e ad amare così.
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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 1-4
In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Parola del Signore