Sarebbe bello non avere bisogno di segni eclatanti e di una pancia piena per seguire il Signore e riconoscere in Lui un Dio coinvolto pienamente nella nostra storia e nella nostra fame. Sarebbe bello avere la fede di questo ragazzino anonimo, il cui gesto passa quasi inosservato dinanzi al grande miracolo della moltiplicazione/condivisione dei pani e dei pesci.
Il miracolo avviene certamente per mano di Gesù, ma grazie anche alla sua disponibilità nel contribuire con ciò che ha. Ci sono tanti aspetti e tante situazioni nella nostra quotidianità, in cui potremmo fare la nostra parte ma ci asteniamo perché pensiamo che non ne valga la pena con il piccolo apporto che potremmo dare.
Oppure sminuiamo un nostro impegno non offrendolo a Dio perché pensiamo che non abbia nulla a che fare con Lui. Ci dimentichiamo però che il Signore ha sempre a che fare con ciò che siamo e che facciamo, da quando apriamo gli occhi la mattina fino a quando li richiudiamo la sera e anche mentre dormiamo. Il Signore è partecipe di ogni nostro attimo e per Lui il nostro poco è tutto.
Gli basta per cambiare il nostro sguardo e quello di chi ci sta vicino. Oggi allora vorrei lasciarti con una domanda:”Quali sono i miei pani e i miei pesci e dove li posso mettere a disposizione oggi?”.
Buona domenica!