Giovanni Battista, l’unico insieme a Maria e a Gesù, di cui festeggiamo la nascita, è l’ultimo dei profeti e segna il passaggio dall’Antico al Nuovo Testamento. D’ora in poi si rompe con gli schemi, con la tradizione che, seppur custodita, non decide più sul futuro.
Zaccaria accoglie la Volontà del Signore, si rende disponibile, mostrando come questa adesione e questa fiducia diano luogo a eventi fino a quel momento impensati e forse insperati: infatti, egli ritrova la parola e non a caso le sue prime parole sono di lode e benedizione verso Dio. C’è sempre un lieto risvolto della storia per chi si fida di Dio.
È Lui a dire chi siamo, a chiamarci per nome, ad aver fatto di noi “una meraviglia stupenda”, come dice il salmo responsoriale di oggi. A noi il compito di fidarci di Lui, di collaborare alla Sua Volontà e di credere che siamo figli Suoi e non del nostro passato, di cui comunque dobbiamo avere cura. Sappiatevi pensati, amati, desiderati esattamente così come siete e dove siete stati messi.
Solo così possono manifestarsi in noi e attraverso di noi meraviglie.
AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
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