Credo che l’invito del Vangelo di oggi non sia semplicemente quello di tacere prima di giudicare il prossimo, cosa che sarebbe già un importante passo in avanti, ma a tornare a guardarlo con lo sguardo che Dio ha su di noi.
Il Signore giudica, certo, ma con Misericordia, con Amore. Ed è su questo che saremo giudicati alla fine della vita, per riprendere una famosa citazione di San Giovanni della Croce. Io come guardo il prossimo? Da questa domanda si può partire per costruire e camminare insieme, come la Chiesa che siamo chiamati ad essere.
“Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”, dice Gesù alla fine di questo bellissimo passo. Ma siamo sicuri che togliere la trave dal proprio occhio sia fattibile con le sole nostre forze umane? Obiettivamente io credo che non ci riuscirò mai. Non da solo almeno.
Forse allora, per quanto sia difficile a volte, facciamo prima ad amare come noi siamo amati, a riconoscere la preziosità in ciascuno, anche se a volte effettivamente ci sarebbero dei motivi per non sopportare gli altri.
Ma quante ne combiniamo noi…
AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
FONTE: Sito web
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