Suona un po’ strana questa domanda che Gesù rivolge ai Suoi discepoli. Essi vivono con Lui praticamente dall’inizio del Suo ministero, quindi si presume che sappiano chi sia. Eppure questa sorta di esame è fondamentale per loro.
In tutti gli aspetti della nostra vita, a maggior ragione nella nostra fede, abbiamo bisogno di giungere al dunque. E in questo caso, il “dunque” è capire chi sia Gesù per me e per te. Non dalle conoscenze teologiche, ma dall’esperienza.
Se ripercorro tutta la mia vita da quando ho incontrato il Signore, mi rendo conto di chi sia per me e di che cosa abbia operato in me. Da questo posso dire anch’io che per me è il Cristo, il mio Salvatore.
Ma è anche vero che riconoscerLo non basta. Bisogna fare propria la Sua logica e bisogna farlo quotidianamente. Quante volte mi accorgo di essere lontano da Lui. Abbiamo bisogno di essere presi per mano, come il cieco nel Vangelo di ieri.
C’è una preghiera, nelle invocazioni delle lodi di oggi, che recita così: “La tua sapienza ci prenda per mano, perché camminiamo nella via della vita.”.
Sia tutta la nostra vita un farci prendere per mano da Gesù, dal Cristo, per viverLo e non solo per riconoscerLo.
Commento a cura di Fabrizio Francesco Campus
Il 5 Aprile 2015 ho ricevuto il Battesimo, diventando a tutti gli effetti cristiano cattolico, ma soprattutto figlio di un Dio che non ha mai smesso di cercarmi. La mia vita non è cambiata, ma è cambiato il mio sguardo su di essa. Non sono migliore, ma ora so di essere infinitamente amato e sono in cammino per imparare ad amarmi e ad amare così.
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Tu sei il Cristo …. Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.