Oggi, Signore, celebriamo la Tua Passione e la Tua morte e fissiamo in modo speciale lo sguardo sulla Tua Croce, adorandola. Mi chiedo se nel resto dell’anno io sia capace della stessa attenzione.
Sì, mi capita di guardarTi e non manco mai di salutarTi, ma mi rendo conto che non è abbastanza e che dovrei soffermarmi di più – soprattutto quando subisco o penso di aver subito un’ingiustizia -, per ricordarmi cos’hai patito per me, per guardare alla Verità, quella che forse cercava anche Pilato. “Che cos’è la verità?”.
Bella domanda. Oggi chiederlo a qualcuno accenderebbe dibattiti infiniti. Chi Ti ha incontrato sa certamente che la verità è Qualcuno, che sei Tu. Per questo non ti possiamo possedere ma soltanto imitare. Allora accendi in noi il desiderio di somigliarTi e fa che la nostra vita profumi di Te.
AUTORE: Fabrizio Francesco CampusSITO WEB TELEGRAM