Ancora una volta è Giovanni ad arrivare prima di Pietro, perché è lui a riconoscere il Signore. È Pietro, però, a buttarsi in acqua per andare incontro a Gesù, così come era stato lui a entrare per primo nel sepolcro, nonostante fosse arrivato secondo nella corsa con Giovanni.
Non basta riconoscere il Signore. Serve anche il coraggio di Pietro. Mi piace pensare che sia stato il primo anche a gettare le reti in mare, a fidarsi della Parola di Gesù quando era solo uno sconosciuto. Quanti fallimenti nella nostra vita, quante “notti” frustranti.
Eppure dentro quelle stesse notti, può ancora accadere il miracolo, può esserci ancora per noi l’abbondanza. Non nel senso di pienezza di cose, ma di senso, di gioia, pace. A volte vale la pena provarci e riprovarci, resistere e sperare, soprattutto se è il Signore stesso a suggerircelo.
Questa Parola porta per ciascuno di noi un suggerimento, una chiamata. E quando noi rispondiamo al Signore non facciamo mai un tentativo a vuoto, anche se può sembrarci così.