“Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?»”.
Che risposta da Re, da Re Vero e non fantoccio come Erode, come Cesare, come me tutte quelle volte che penso di essere il re della mia vita, salvo perdere il controllo appena qualcosa va contro i miei piani, le mie ragioni. Tu vai incontro all’altro, porgi l’altra guancia a chi ti percuote, per capire le sue ragioni, per mostrare, rivelare un’altra regalità.
Sì Signore, Tu e solo Tu sei Re. Aiutami, aiutaci, allora, a vivere da figli di Re, a non rispondere al male con il male, a essere pazienti, misericordiosi. Ricordaci che la nostra regalità, la nostra dignità, sta in Te, nella Tua Giustizia e non nella nostra.