Nelle poche righe del Vangelo di oggi, Gesù ci consegna la “ricetta della felicità”: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Chi ascolta la Parola di Dio e la osserva, cioè dà un seguito all’ascolto incarnando quella Parola nella propria vita, non ha una vita terrena perfetta ma felice. Dio, infatti, non ti risolve i problemi ma ti dà gli strumenti per essere felice in quei problemi, per accorgerti della Sua Presenza, grazie alla quale tu non sei solo e ti scopri sempre di più figlio amato.
È una Parola che a volte costa perché comporta rinunce, il cui significato può essere lampante ma anche non comprensibile al momento, però vale la pena ascoltarla e restare quando non ne capiamo il senso, perché il Signore si fa capire sempre da chi resta.
Commento a cura di Fabrizio Francesco Campus
Il 5 Aprile 2015 ho ricevuto il Battesimo, diventando a tutti gli effetti cristiano cattolico, ma soprattutto figlio di un Dio che non ha mai smesso di cercarmi. La mia vita non è cambiata, ma è cambiato il mio sguardo su di essa. Non sono migliore, ma ora so di essere infinitamente amato e sono in cammino per imparare ad amarmi e ad amare così.
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Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 27-28
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Parola del Signore