“…e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.”
In questo passo del Vangelo, che ci ricorda quello dell’emorroissa, troviamo un modello di fede enorme. Tanti ammalati, tante storie ferite, presentati davanti a Gesù con una sola richiesta: poter toccare almeno il lembo del Suo mantello. Come a dire: “Signore, non ti voglio disturbare. A me basta toccarti, poi torno alla mia vita”.
Ma sai, fratello o sorella che leggi, tu non sei un disturbo per il Signore, anzi. Lui ti cerca, ti desidera, desidera stare con te ed essere il protagonista della tua vita. Ma io e te abbiamo la fede di questi ammalati e di chi li accompagna? In mezzo alle frivolezze della nostra quotidianità, c’è questo desiderio di Dio? Perché è il rapporto con Lui ciò che conta davvero. Al contempo, questo desiderio di Dio dev’essere necessariamente accompagnato al desiderio di farci segno di Lui.
Non possiamo essere quel mantello, ma possiamo esserne strumenti. E allora, più che un dito puntato, la gente riceva da noi una mano tesa. Più che uno sguardo di traverso, uno sguardo dritto negli occhi, uno sguardo misericordioso. Più che un atteggiamento altezzoso, una capacità di abbassarci, di prenderci cura proprio della sua umanità, del buono che c’è in essa.
Commento a cura di Fabrizio Francesco Campus
Il 5 Aprile 2015 ho ricevuto il Battesimo, diventando a tutti gli effetti cristiano cattolico, ma soprattutto figlio di un Dio che non ha mai smesso di cercarmi. La mia vita non è cambiata, ma è cambiato il mio sguardo su di essa. Non sono migliore, ma ora so di essere infinitamente amato e sono in cammino per imparare ad amarmi e ad amare così.
- Sito web
- Telegram: t.me/IndialogoconTe
- Instagram: https://www.instagram.com/
indialogoconte/?hl=it - Facebook: https://www.facebook.com/
IndialogoconTe- 861085277565999/
Quanti lo toccavano venivano salvati.