“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.”
È un’affermazione che agli occhi di qualcuno può apparire tanto semplice quanto banale. Eppure tante volte è una verità che ci sfugge, tra un tentativo e l’altro di essere sempre al top davanti a noi stessi, agli altri e a Dio.
Gesù, dicendoci che sono i malati ad aver bisogno del medico e che lui è venuto a chiamare i peccatori e non i giusti, ci ricorda che si salva chi si lascia salvare, che vive l’Amore chi si lascia amare. Così com’è. Questo passo del Vangelo inizia con un incrocio di sguardi: quello di Gesù e quello di Matteo.
Quest’ultimo si alza e lo segue, non solo perché capisce con Chi vuol stare e cosa vuol fare della sua vita, ma anche e soprattutto perché in quello sguardo trova una Casa, uno sguardo che non va “retto” ma accolto. Solo così si esce dalla logica del cristiano al top e si entra in quella del figlio amato che prova ad amare a sua volta, con i suoi mezzi e con la sua fragilità.
Buona giornata!